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Demo
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Vi fu un’epoca in cui l’uomo era padrone di questo mondo, lottando per la supremazia e costruendo imperi e città. Un tempo in cui grandi condottieri, come il mio signore Alessandro il Conquistatore, misero in ginocchio gran parte dei regni conosciuti. Forte del sangue dei falsi Dèi, Alessandro ci guidò fino al santuario di Amon, dove – narrava la leggenda – risiedevano i Daeeva, oracoli capaci di scorgere oltre il velo dell’oscurità. Dopo un lungo viaggio e innumerevoli insidie, giungemmo a Marsa Maruth, dove il grande condottiero poté infine ottenere vaticinio. Fu così che le enigmatiche figure donarono al mio re Kunuk Sarrum, l’oscuro sigillo della realtà. Accecati dal potere, aprimmo la nera scatola, portando al nostro cospetto il vero Imperatore, una divinità reale e tangibile, a capo di coloro che riposano nei recessi del Simtum, l’eco del fato di ogni essere vivente. Il grande Imperatore levò le mani al cielo e appose su di noi la sua benedizione, l’Igisum Duga, il soffio della nuova vita, un cuore pulsante di energia oscura. Un sacrificio e un dono allo stesso tempo.
Il mondo cambiò, ogni terra conobbe il volto dei Divini e la loro volontà per bocca delle Voci. Così narra la Genesi del Simtum, e così sarà nei secoli a venire, all’ombra del regno del grande Imperatore, verso la rinascita di tutto il genere umano.
Tratto da – “La memoria di Callistene”, voce del Saggio e servo fedele dell’Imperatore
