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Demo
Questi giocattoli hanno fatto un giro intorno al sole e raggiunto la massima vicinanza e comunicabilità al perielio, illuminandosi di luce e possibilità. Costruiti da Roberto Papetti, e fotografati da Stefano Tedioli, sono conosciuti dai bambini di tutto il mondo, per questo popolari e aristocratici, comuni e scanzonati, e tuttavia impegnativi quando a volte interrogano temi quali il corpo, l’ecologia, l’immaginazione, l’identità, la cittadinanza. Utilizzati con passione, hanno a volte il potere di disattivare i dispositivi di addomesticamento e di cattura delle potenze e prepotenze che agiscono nella vita di tutti.
Questi giocattoli a tecnologia depotenziata sono efficaci, vengono dal corpo, dai sogni, dalle fantasticherie. Sono oggetti del cuore e della mente, talismani della buona sorte, sicuramente un bene da preservare e un viatico per il tempo che verrà, perchè fanno intuire che la terra non è un luogo da dominare e consumare fino all’usura, ma da abitare poeticamente.
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